Navigando su Internet, e non solo, ho trovato queste informazione relative ai voli del dirigibile di stanza alla stazione aero-navale di Spilimbergo:
VOLO VIRTUALE CON IL DIRIGIBILE
Immaginiamo di esser a Istrago nel mese di luglio 1917 Siamo invitati a far visita al 4°Cantiere Dirigibili e a fare un giretto sull'aeromobile M9 -- Con sorpresa finale.
Ci stanno già aspettando, sono i militari del Distaccamento Battaglione Dirigibili.
La struttura dell'hangar per il ricovero della aeronave M9 misura 27 x 110 metri e 32 d'altezza. Saliamo a bordo e siamo pronti a partire. Mollate le cime ci alziamo in volo e grazie alle fotografie dell'epoca possiamo immaginarci un giro di prova nei dintorni.Possiamo vedere dall'alto Istrago, Baseglia, Gaio, Vacile , Lestans, Travesio, Sequals e dulcis in fundo un riconoscibilissmio Tauriano con però molte meno case ma con lo svettante campanile e la caserma 2 novembre in primo piano.
Grazie al contributo degli operatori cine-fotografici del Laboratorio-Fotografico del Comando Supremo e alla conservazione dei negativi e delle foto da parte del Museo Centrale del Risorgimento (MCRR ) queste scheggie di storia patria sono giunte fino a noi e sono consultabili presso il sito WWW.14-18.it del Ministero dei Beni Culturali.
Facendo click sulla foto qui sotto potrai virtualmente salire a farti un giro con i valorosi e pionieri temerari dell'aria.
Il comandante del dirigibile M9 è stato il Generale della Regia Aeronautica GIUSEPPE VALLE
Dal libro di Piero Sorè : L’Aviazione nel Nord-Est ( Giorgio Apostolo Editore 2007 ISNB 978-88-87261-20-2 ) :
Si viene a sapere che per fronteggiare la situazione politico-militare, nel dicembre del 1914 l'Ispettorato aeronautico italiano spostò molte squadriglie dal nord-ovest e le inviò nel nord-est, utilizzando al meglio i pochi campi disponibili nella zona. Non fu una disposizione secondo una logica strategica, ma le squadriglie si arroccarono ad ovest del Tagliamento, in un grosso quadrilatero formato da due campi "antichi" e da due "nuovi", vale a dire quelli di Aviano, Pordenone, Casarsa e Spilimbergo.
Si viene a sapere che per fronteggiare la situazione politico-militare, nel dicembre del 1914 l'Ispettorato aeronautico italiano spostò molte squadriglie dal nord-ovest e le inviò nel nord-est, utilizzando al meglio i pochi campi disponibili nella zona. Non fu una disposizione secondo una logica strategica, ma le squadriglie si arroccarono ad ovest del Tagliamento, in un grosso quadrilatero formato da due campi "antichi" e da due "nuovi", vale a dire quelli di Aviano, Pordenone, Casarsa e Spilimbergo.
Casarsa della Delizia nacque nel 1915 ad ovest del paese, tra la ferrovia e la strada Pordenone-Udine, all'altezza del confine con la frazione di Orcenigo Inferiore. Lo scopo del campo fu principalmente quello di essere utilizzato dai dirigibili e per questo motivo fu costruito inizialmente un solo capannone. L'hangar per un dirigibile era una costruzione molto complessa per le sue dimensioni, per le porte d'ingresso sul lato corto dell'edificio, e per la posizione e l'orientamento rispetto ai venti dominanti, poiché il dirigibile non doveva essere investito da un vento laterale nella manovra d'ingresso, e in quella d'uscita. La costruzione della prima delle due aviorimesse fu terminata a guerra iniziata era tutto a volte d'acciaio, della lunghezza di metri 150, per una larghezza di metri 75 e un'altezza di metri 70.
Nel 1916 iniziò la costruzione del secondo hangar gemello, posto a una distanza di 700 metri dal primo, che rese Casarsa un campo di primaria importanza; dopo la Grande Guerra diventò normale campo d'aviazione.”
Con la nuova numerazione, la situazione dei campi di volo nello scacchiere del nord-est del fronte italiano, alla data del 1° maggio 1916, si presentava così: Casarsa ospitava il dirigibile M4.
Con la nuova numerazione, la situazione dei campi di volo nello scacchiere del nord-est del fronte italiano, alla data del 1° maggio 1916, si presentava così: Casarsa ospitava il dirigibile M4.
La vita dei dirigibili non fu mai accomunata con quella degli aerei, peril semplice fatto che i primi erano collocati su una specie di viale del tramonto, mentre gli altri erano in piena ascesa con un futuro sicuro, e anche perché l'attività bellica dei dirigibili è stata strategicamente molto limitata. Occorre ricordare, comunque, che la notte tra il 3 e il 4 maggio 1916, il dirigibile M4 partì da Casarsa ed effettuò un bombardamento sugli accampamenti nemici nella zona Rubbia-Merna e del campo di Aisovizza. L'aeronave rimase probabilmente senza carburante in zona operativa e fu attaccata alle prime luci dell'alba dagli aerei nemici. Il comandante, cap. Giovan Battista Pastina, non volle arrendersi e anche se immobilizzato, rispose al fuococon grande coraggio, finché non intervenne l'artiglieria che lo colpì elo fece esplodere in volo.
Nel corso del secondo anno di guerra si interruppe l'iniziativa privata per la costruzione di nuovi campi di volo e quelli esistenti furono gradualmente consegnati agli organi militari. Il primo campo in Friuli sottoposto al "passaggio di proprietà" fu quello di Pordenone, ma il cambiamento non creò problemi.
I campi di volo della regione
Alla data del 1° gennaio 1917, erano i seguenti:
- Pordenone, oltre ad essere base del comando del 4° Gruppo, aveva anche il
- Comando Supremo dal quale dipendevano tutti gli altri campi.
- Comina aveva la 1% 8a, e la 13a Squadriglia Caproni.
- Aviano era base di altre squadriglie Caproni, la 2a, 3a, 4a, 6a, 7a e 8a.
- Casarsa della Delizia aveva il dirigibile M 10 al comando del magg. Scelzo.
- Istrago di Spilimbergo il dirigibile M 9 al comando del cap. Valle.
- Tauriano di Spilimbergo era utilizzato dai dirigibili, ma in alternanza con gli altri campi.
La guerra dei dirigibili fu molto eroica, ma il mezzo era lento, vulnerabile, e la sua capacità offensiva molto limitata. Gli equipaggi volevano partecipare in ogni caso alla guerra con tutte le loro forze e ai primi di settembre 1916, anche il dirigibile M 9, di stanza a Tauriano al comando del cap. Valle, si spostò a Casarsa.
La notte tra l'8 e il 9 settembre 1916, l'M 9 partì per un bombardamentonotturno al viadotto di Sistiana, ma sopra Duino il dirigibile fu avvistato da un riflettore nemico e la contraerea iniziò a sparare. Per evitare di essere colpito o intercettato dagli idrovolanti austriaci, ilcap. Valle salì fino a 4.000 metri, si spostò sulla terraferma e riuscìa ritornare al suo campo incolume. Per quanto riguarda l'attività del dirigibile M 1O di Casarsa, eseguì nel 1917 undici azioni belliche importanti, come il bombardamento del campo di Prosecco il 25 febbraio, quello del nodo ferroviario di Opicinail 22 luglio, Rupinpiccolo il 21 settembre, e poi numerosi bombardamenti di baraccamenti e truppe nemiche.
A fine ottobre 1917 l’offensiva austro-tedesca nella vallata di Tolmino si trasformò nella rotta detta di Caporetto; nel giro di meno di un mesetutto il territorio fino al Piave fu abbandonato. Anche i campi di Casarsa e d'Istrago di Spilimbergo furono abbandonati, eoccupati subito dagli austriaci. Il dirigibile M 14 si trasferì a Ferrara con il cap. Callotti, ma l'M 15 fu incendiato e l'M 8 e l'M 13 furono distrutti.
Dal libro di FRANCA SPAGNOLO "Caparentri"
Nel 1912 Andrea Collesan venne eletto sindaco. 1915.Spilimbergo ormai faceva parte delle retrovie, il paese si riempì di militari ed il cav. Andrea Collesan, che fino allora si era occupato di opere di pace come il riempimento del vallone con costruzione di un ponte, poi coperto, sopra un piccolo corso d'acqua che affluiva in Tagliamento all'imbocco dell'attuale Via Bertrando, fu costretto ad impegnarsi per procacciare gli alloggi per la numerosa truppa e i loro cavalli, poiché la caserma non bastava a contenerli tutti; inoltre bisognava provvedere al foraggiamento dei numerosi cavalli, sempre nel rispetto dei cittadini dei Comune. Spesso però era difficile conciliare gli ordini delle autorità militari con i timori dei cittadini, specie quando fu stabilitodi edificare un hangar a Tauriano per ospitarvi un dirigibile. Gli abitanti della frazione protestarono vivacemente ed il sindaco fu costretto a calmarli, ricordando loro che la patria era in guerra e che le strategie offensive adottate dalle competenti autorità dovevano essere realizzate. Però Andrea Collesan si premurò di ottenere dai comandanti dei presidio le necessarie garanzie per salvaguardare l'incolumità pubblica: i militari gli risposero che era compito dei Sindaco proteggere la popolazione, costruendo le difese necessarie.
Egli allora si recò a cercar lumi a Cervignano, che distava pochi chilometri dal fronte: in quella località l'unica protezione civile consisteva in qualche trincea, scavata alla periferia dei paese e coperta di tavoloni che non avrebbero certamente riparato, chi vi avessetrovato rifugio, dalle granate. Andrea Collesan tornò a Spilimbergo scoraggiato e deluso. Dopo qualche mese il comandante del locale presidio gli chiese cosa avesse studiato l'Amministrazione Comunale per garantire l'incolumità dei cittadini; il sindaco rispose deciso: «Abbiamo ampliato il cimitero».
Da "Il Barbacian" nell'articolo di Luca Bendoni (Luglio 2003 "I Piloti del cielo" ) si trova anche questo riferimento :
Fu qui, per la prima volta, che avvenne l'installazione sperimentale di un cannone da montagna di 65 mm nella gondola dell'equipaggio (l'innovazione rimase però a livello di prototipo, a causa delle forti vibrazioni causate dal rinculo dell'arma).