Monumento commemorativo della carica di cavalleria dei Cavalleggeri di Saluzzo del 2 11 1918
da "Monumenti di Spilimbergo" del compaesano Arch. Giorgio Caregnato pubblicato su "La grande guerra - Spilimbergo e Dignano"
Il monumento è localizzato in via della Fornace a lato della capezzagna detta "Comunale della campagna" su un'area dedicata, località "Il Cristo" Georeferenziazione 46006'56.4"N 12051 '48,6" E.
Data d'inaugurazione
2 novembre 1968 (50°) il cippo memoriale centrale.
25 settembre 1993 (75°) il memoriale generale.
Note storiche
A seguito della carica del 12° Reggimento Cavalleggeri di Saluzzo, in ricordo dei caduti della battaglia, che sarebbe poi divenuta l'ultima carica effettuata dalla cavalleria italiana sul suolo patrio, fu eretto un cippo memoriale sul luogo de! combattimento. Il cippo era costituito da un basamento che sorreggeva un'alta asta di legno con una croce di ferro ed era stato collocato sul luogo in cui è avvenuta la battaglia del 2 novembre 1918, segnalato dal parroco don Carlo Dongo che aveva somministrato l'estrema unzione ai caduti, raccolto i feriti e segnato poi
il luogo della sepoltura nel cimitero di Tauriano.
I caduti nel giorno stesso della battaglia furono cinque, fra i quali i! capitano Raffaele Libroia, cui seguirono altri cinque caduti a seguito delle gravi ferite riportate nel combattimento.
In onore alla carica del 2 novembre 1918 il 120 Reggimento Cavalleggeri di Saluzzo fu decorato con la Medaglia d'Argento al Valore Militare e con la citazione sul Bollettino di Guerra dei Comando Supremo n. 1266 del 3 novembre. Il 12° Reggimento Cavalleggeri di Saluzzo, che ha per motto "Quo fata vocant',' scelse il giorno 2 novembre come festa reggimentale.
A seguito della sistemazione del fondo agricolo, su sui ergeva il cippo originario, il proprietario Silvio Col e la sua famiglia fecero dono, prima all'Associazione Nazionale Arma di Cavalleria e poi all'Amministrazione Comunale di un appezzamento idoneo per l'erezione di un nuovo monumento a ricordo sia della battaglia sia dei cavalleggeri ivi caduti, Patrocinatori della nuova area monumentale sono stati la Sezione dell'Associazione Nazionale Arma di Cavalleria di Conegliano "Col. Carlo Alberto Orsi", la Società Operaria di Mutuo Soccorso di Tauriano, come
viene ricordato da due targhe di marmo poste sulla base di calcestruzzo del cippo ricordo, e la Sezione dell' Associazione Nazionale Arma di Cavalleria di Pordenone "M.O. Ten. Col. co. Carlo Ruspoli Marescotti'.
Descrizione architettonica
Il nuovo monumento fu messo in opera in due tempi come di seguito descritto. Consiste in diversi elementi inseriti in un'area a forma rettangolare con lati di m 10,90 x m 14,0, che nella loro funzionale composizione formano l'area sacrale che su tre lati è delimitata a settori da una siepe di lauro con coppia di cippi di pietra uniti da una catena d'acciaio, ai bordi di ciascun settore. All'interno dell'area centralmente in fondo è stato collocato primariamente il masso di roccia, posto nel 1968, nel cinquantesimo anniversario del fatto d'armi, dalle dimensioni di m 1,00 x m 1,70, unitamente ad una base di pietrame poste sulla piastra di calcestruzzo che ricorda la carica dei Cavalleggeri di Saluzzo che le
popolazioni di Tauriano, Istrago e i Cavalleggeri di Saluzzo hanno posto a perenne ricordo e monito alle generazioni future.
La lapide ha per Iscrizione:
"QUI / SCIABOLE IN MANO/
"CAVALLEGGERI DI SALUZZO" /
CARICANDO IL NEMICO /
ANDARONO INCONTRO ALLA /
MORTE MERITANDO LA /
GLORIA E LA VITTORIA.
A PERENNE RICORDO E MONITO /
PER LE GENERAZIONI FUTURE /
LE POPOLAZIONI DI TAURIANO /
ISTRAGO ED I RINATI /
CAVALLEGGERI DI SALUZZO/
ACCOMUNATI DALLA STESSA FEDE /
POSERO NEL CINQUANTESIMO /
ANNIVERSARIO DI QUEL/
FATTO D'ARME.
2 NOV. 1918-NOV. 1968"
Anteriormente al masso di roccia vi sono due singolari elementi di ferro a "U" rovesciato a cui sono stati saldati un ferro di cavallo ciascuno a sostegno delle corone d'onore e posteriormente vi è una alta asta di ferro, vincolata al basamento che originariamente sosteneva il pileo di piazza Umberto Martina di Tauriano prima del suo rifacimento dell'anno 1925, poiché era stato distrutto durante l'invasione nemica, che termina
con una croce lavorata a intreccio allora recuperata nel cimitero di Tauriano che giaceva abbandonata.
In seguito nel 1993, ne' settantacinquesimo, è stata posta al piede del masso di roccia una targa in lingua tedesca che recita:
"EHNREN WIR/
DIE ÔSTERREICHISCH - UNGARISCHEN /
MILITÂREN HIER GEFALLEN"
che tradotta recita
"onore ai soldati austroungarici che qui caddero".
Ancora nel 1993 sul lato sinistro, tra due alti cipressi mediterranei (Cupressus sempervirens), è stato collocato, a cura dei Cavalleggeri d'Italia, il masso di roccia di Sarone, dalle dimensioni di m 2,50 x 1,40, con l' iscrizione che recita:
"IN QUESTO LUOGO IL 2 NOVEMBRE 1918 /
IL 12° REGCIMENTO " CAVALLEGGERI DI SALUZZO" SOSTENNE VITTORIOSAMENTE /
LA SUA ULTIMA "CARICA" SUL SUOLO DELLA PATRIA".
Sono riportati i nomi dei dieci cavalleggeri caduti nella battaglia con le indicazioni del conferimento della medaglia al valore militare. Sul lato
destro, sempre tra due alti cipressi mediterranei, è stata collocata un'altra roccia, a esatta metà della precedentemente descritta, a cura della Sezione A.N.A.C. di Pordenone, entrambe poste su un basamento di calcestruzzo, con l'iscrizione che recita:
"CAVALIERI CADUTI, DISPERSI, MORTI
IN PRIGIONIA O PER ALTRE CAUSE BELLICHE NATI
NELLA PROVINCIA D' PORDENONE".
Sono iscritti i nomi di trentasette cavalleggeri caduti appartenenti ai diversi storici reggimenti. Fra questi nomi è presente lo spilimberghese dragone Daniele De Stefano, morto in prigionia a Coblenza che aveva combattuto con il 4° Reggimento Cavalleggeri di Genova nella battaglia di Pozzuolo del Friuli. Completano gli elementi del monumento tre pennoni porta bandiera collocati sul lato sinistro vicino al secondo cipresso. Il primo innalza la bandiera austriaca, il secondo la bandiera italiana, il terzo la bandiera dell'arma di cavalleria. La bandiera prima e terza sono
presenti solamente durante la cerimonia memoriale del 2 novembre. L'area sacrale è parzialmente pavimentata con piastre di lavato.
Bibliografia
- Un cippo marmoreo ricorderà la carica dei Cavalleggerri di Saluzzo in Bollettino Parrocchiale di San Nicolò Vescovo di Tauriano (Anno 1968)
- G. Principi, Tauriano 2 Novembre Rievocazione della Carica dei Cavalleggeri di Saluzzo in Bollettino La voce di Tauriano della Parrocchia di San Nicolò Vescovo di Tauriano (Numero Unico Maggio 1995)
- R. Zavagno, Nel ricordo di quel 2 novembre in Barbacian Anno XXXIX n. 2 (dicembre 2001).
- SOMSI Tauriano, Un secolo di solidarietà - Ricordi e Documenti del!a Comunità di Tauriano. Spilimbergo 2006.
- E. Ricciardi, Vita soto le armi, vita clandestina - Cronaca e silenzio nei diari di un ufficiale(1940-1943), Università degli Studi di Firenze, 2010.
- G. Cescutti, La Grande Guerra nello Spilimberghese. Un paese, una storia" Università della Terza Età dello Spilimberghese, 2014.
- Società Operaia di Mutuo Soccorso di Tauriano;
- Associazione Arma Cavalleria di Pordenone;
- Comune Spilimbergo;
- Silvano Contardo.