Pieve di Tauriano, nuova opera d'arte per don Peggio

Una caratteristica che non gli fa difetto è la sincerità perché, come ama dire, «non ho la doppia faccia in quanto la parola di Dio mi impone di dire sempre la verità». Una verità che, in passato, non gli ha risparmiato qualche critica, anche sesono tanti i fedeli che lo apprezzano e continuano a stargli accanto, al punto tale da farlo desistere, unitamente alle resistenze dell’anziana madre Lucia, dall’intento di lasciare le sue comunità. Lui è don Giancarlo Peggio, arciprete della parrocchie di Tauriano e Istrago, la cui attività sacerdotale nelle due frazioni dura ormai rispettivamente da 30 e 23 anni. Un traguardo meritevole di un premio. E per un appassionato di arte come lui non poteva esserci regalo migliore di quello che ha voluto fargli il presidente della Scuola mosaicisti del Friuli, Alido Gerussi, a nome dell’istituto.

Nei giorni scorsi, gli è stata consegnata un’opera, di grande impatto dimensionale,che è la raffigurazione iconografica del “Tetramorfo” (rappresentazionedelle 4 figure alate dell’Apocalisse – leone, toro, aquila, uomo – usate anche come simbolo degli Evangelisti), interpretazione a mosaico realizzata dagli allievi della Scuola Mosaicisti di un soggetto ideato dall’artista greco contemporaneo, Blasios Tsotsonis. L’opera, che richiama la tradizione musiva bizantina e per la cui realizzazione sono stati utilizzati ori e materiali naturali che vicendevolmente si esaltano, è stata “prestata” alla parrocchia di San Nicolò di Tauriano per 99 anni (non potendo la Scuola fare donazioni).

Affinché don Peggio, nato il 28 gennaio 1945 nella “sua” Valvasone, sacerdote dal 1970, direttore della scuola materna della Divina Volontà di Tauriano e capellano dell’ospedale di San Giovanni dei Battuti, lasci per sempre il suo segno.