A che punto siamo con l'erigendo Asilo Nido?

Affidati alla ditta Gerometta di Spilimbergo, che se li è aggiudicati per la cifra di 913. 655 euro, Iva e oneri compresi, procedono spediti a Tauriano i lavori per la costruzione del nuovo asilo nido comunale. La struttura, destinata a ospitare almeno una quarantina di bambini dal prossimo settembre, sorgerà laddove per oltre mezzo secolo ha avuto sede l'ex scuola elementare San Giovanni Bosco (ormai vetusta) e dove sino allo scorso autunno aveva sede la scuola montessoriana "I ponti di Leonardo". Quest'ultima a trovato la nuova "casa" nell'ex elementare di Istrago.

Ospiterà quaranta bambini e garantirà comfort anche in termini di impatto ambientale e risparmio energetico, essendo alimentato da un impianto fotovoltaico». Specifica l'esponente della giunta Sarcinelli: «La distribuzione funzionale dell'edificio individua l'atrio d'ingresso come spazio di divisione tra gli spazi del personale posti a nord e gli spazi per i bambini posti a sud».

Dal punto di vista distributivo gli spazi del personale comprendono uffici e una zona colloqui, i servizi, un deposito e la centrale termica. Lo spazio principale sarà dedicato ai divezzi (bambini da 24 a 36 mesi) e in esso troveranno posto una sala da pranzo, un'aula destinata alle attività, i servizi, un'area di deposito e uno spazio per il sonno. Ci sarà una corte riservata ai lattanti (dai 3 ai 15 mesi), con spazi in sicurezza e un facile controllo da parte delle maestre.Il progetto è stato redatto da un raggruppamento temporaneo di professionisti tra lo studio Corde architetti associati, lo studio De Biasio associati e lo Studio tecnico di ingegneria Salamon, a cui è stato affidato l'incarico per la redazione dello studio di fattibilità tecnico ed economica, la progettazione definitiva, esecutiva, direzione lavori, coordinamento sicurezza e contabilità dei lavori

Chi gestirà il futuro asilo nido comunale di Tauriano? A porre la questione, presa atto della prosecuzione nel rispetto delle tempistiche dei lavori per la costruzione della nuova struttura, è il gruppo consiliare di minoranza "Spilimbergo in cammino". L'asilo nido comunale è destinato a ospitare almeno una quarantina di bambini presumibilmente a partire dall'anno scolastico 2025-2026, come precisato dall'assessore comunale ai lavori pubblici, Davide Lauretano. Una struttura importante, per dare una risposta alle richieste delle famiglie. Sottolinea la civica di centrosinistra: «Nella commissione comunale urbanistica e lavori pubblici del maggio dello scorso anno s'era trattato il progetto della struttura che sorgerà al posto dell'ex elementare di Tauriano. Alla domanda "che tipo di gestione è prevista", la risposta era stata: "Sarà una gestione comunale, con l'affidamento del servizio esterno"». «Nel bilancio di previsione 2024 - 2026 non v'è traccia di una previsione dei costi della gestione affidata all'esterno, anche se in consiglio s'è ipotizzata l'apertura per l'anno scolastico 2025-2026 - si evidenzia - . In seguito al rilievo fatto per la mancanza di previsione dei costi s'è informato il consiglio che erano in atto contatti col ministero della Difesa e il Consorzio Ponte Rosso. È di questi giorni la formulazione di altre ipotesi relative all'asilo nido, con la conferma che la gestione del servizio sarà privata, dietro il pagamento di un canone».Seconda la civica di minoranza a questo punto è necessario fare una dovuta distinzione: «Tra comunale e privato c'è una contraddizione nei termini: o è comunale o privato. Se si intende una gestione comunale, l'ente pubblico, attraverso forme diverse, ha un potere decisionale su tariffe, fasce Isee, esenzioni, indirizzi, controllo della qualità. Se è privato, il Comune è fuori dai giochi e i cittadini hanno rapporti direttamente con il soggetto terzo. Quindi mescolare privato, stazione appaltante, affidatario che paga un canone, confonde vari istituti di natura completamente diversa».Quello che deve essere chiaro, rimarcano i consiglieri di opposizione, è che il Comune non può esimersi dal sostenere economicamente il servizio. «In qualsiasi forma lo si voglia immaginare, il Comune sarà chiamato a sostenere parte dei costi non coperti dalle rette, oppure prevedere un contributo al concessionario in virtù di un piano finanziario che preveda tariffazioni concordate, oppure un contributo economico alle famiglie in abbattimento alle rette - osservano alla civica Spilimbergo in cammino - . L'amministrazione deve vagliare tutte le varie opzioni, operando la scelta migliore o quantomeno quella più vicina alle esigenze delle parti coinvolte. Azzardare ipotesi dove addirittura si possa ottenere un canone dall'affidatario, fa capire che c'è ancora tanta confusione»