I Taurianesi spendono altrove: rischia di chiudere l' unico supermercato

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I Taurianesi spendono altrove: rischia di chiudere l' unico supermercato

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Pubblicato in Lavoro/Economia · Sabato 27 Feb 2010
Il  caso     SPILIMBERGO.   Tauriano rischia di perdere il suo  supermercato. A darne notizia è la stessa   titolare dell’esercizio  commerciale, Sara Givon, udinese, che gestisce anche il supermercato  Dimeglio di via Percoto, a Spilimbergo. Aperto nell’ottobre 2008  con il marchio Dimeglio, nei locali di proprietà dei soci della locale  Latteria       turnaria, e atteso da più parti come un fatto rilevante  per la più popolosa delle frazioni spilimberghesi, in realtà il  supermercato in questo anno e mezzo di vita non ha goduto della fortuna  sperata.

La riapertura del supermercato sembrava poter  rappresentare un momento significativo sul piano dei servizi alla  popolazione, ma a quanto pare le cose non sono andate e non stanno  andando come preventivato.  Il locale, a quanto pare, è nato sotto una  cattiva stella, come confermato anche       da Luigi Contardo,  presidente della Latteria, e da Giovanni Martina “Bok”, componente del  direttivo del sodalizio       e consigliere comunale, che, in qualche  modo, stanno cercando di dare una mano ai titolari dell’esercizio perché        non prendano la decisione di chiudere. «Il problema – commenta la  Givon – è che chi vive a Tauriano       non fa la spesa da noi.  Nonostante si trovi un supermercato con prodotti di qualità e a prezzi  competitivi vicino a casa,       preferisce prendere l’auto e recarsi a  Spilimbergo. Il timore è che noi, con la nuova gestione, si debba pagare        anche gli errori fatti di chi ci ha preceduto.


Tauriano  – continua la titolare – è la più popolosa tra       le frazioni di  Spilimergo. Conta poco più di un mille abitanti. Eppure le persone che  vengono ad acquistare da noi sono       sempre le stesse, non più di una  cinquantina, e spesso soltanto per comprare il pane. Questo ci  dispiace. Siamo giovani       e abbiamo investito su questo punto  vendita e ora, dovendo fare i conti con le spese che ha chi apre  egestisce un esercizio       commerciale, non credo riusciremo a  proseguire ancora a lungo. Non è con i pochi euro che possiamo  gudagnaredalla sola       vendita del pane che possiamo mandare avanti  il negozio». «Vendiamo prodotti di buona qualità – ribadisce       la  giovane – con gli stessi prezzi che si trovano da altre parti,  trattandosi di prezzi imposti dai produttori».       
A darle man forte sono proprio il presidente Contardo e il consigliere Martina:  »Noi stessi, come Latteria, abbiamo contribuito       a risanare i  debiti della vecchia gestione per il bene del paese e ora ci troviamo a  non sapere come poter dare una mano a       questi ragazzi». Un appello infine che sa di provocazione, nella speranza di scuotere le coscienze dei taurianesi.

«Visto       che – concludono  – a quanto pare del supermercato poco importa, potremmo prendere in  considerazione di dare in affitto       a qualcun altro i locali nei  quali hanno sede la posta el’ambulatorio medico, che sono di proprietà  della Latteria.       Del resto, non faremmo fatica a trovare qualche  affittuario che ci dia qualcosa in più dei pochi euro che ne ricaviamo.        L’ambulatorio è addirittura ceduto a titolo gratuito».

Messaggero Veneto — 26 febbraio 2010  pagina 12  sezione: PORDENONE


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WebMaster Raffaele Tomasella
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