Caso mercurio, le nuove verifiche
L’Azienda sanitaria sta monitorando i livelli d’inquinamento nei foraggi e nel latte.
Chi
pensava che il caso mercurio, sollevato agli inizi dell’estate da una
clamorosa tesi di laurea, fosse finito nel dimenticatoio, sbagliava. La
questione è stata nuovamente portata all’attenzione generale nel corso
dell’ultima seduta del consiglio comunale, a seguito di una
interpellanza presentata dal gruppo del Pd, primo firmatario il maestro
Armando Zecchinon. Al di là delle valutazioni politiche, la discussione è
stata utile per chiarire soprattutto cosa si sta facendo per andare a
fondo del problema.
La questione prende le mosse in realtà da
una indagine commissionata una decina di anni fa dalla Provincia di
Pordenone e finalizzata alla determinazione dei valori di
riferimento dell’inquinamento ambientale in alcune aree del
territorio provinciale particolarmente esposte, e in particolare nella
zona circostante l’impianto della Mistral a Spilimbergo, tra
Tauriano, Barbeano e Rauscedo. La ricerca si basava sullo studio dei
licheni (un particolare organismo vegetale formato dalla simbiosi di
alghe e funghi), in quanto assorbono facilmente le particelle pesanti
disperse nell’ambiente. Insomma, una specie di
termometro dell’inquinamento locale.
Uno
studio analogo è stato ripetuto in tempi recenti dall’Università di
Trieste e pubblicato attraverso una tesi di laurea circa due mesi fa. In
base alla nuova indagine, era emerso che il livello di mercurio diffuso
nell’ambiente era cresciuto notevolmente (pur restando al di sotto della
soglia di pericolo) nelle aree circostanti l’impianto
di termovalorizzazione che sorge nella Zona industriale del Cosa, e
in particolare nella zona di Tauriano, Aurava, Provesano e San
Giorgio della Richinvelda.
L’amministrazione comunale in un primo momento aveva assunto una linea improntata alla cautela, ma poi era stata convocata la commissione comunale Ambiente e – su sollecitazione delle opposizioni, preoccupate per gli effetti sulla salute degli abitanti– anche quella Sanità, con la partecipazione pure del direttore generale della Ass 6 Nicola Delli Quadri e della direttrice del dipartimento di prevenzione della stessa Azienda sanitaria Emanuela Zamparo.
Che cosa si sta facendo intorno a questo
problema? Per tenere sotto controllo i livelli di inquinamento da
mercurio l’Azienda sanitaria ha avviato un sistema di monitoraggio per il
controllo di alimenti di origine animale, quelli nei quali l’elemento
inquinante può concentrarsi in misura maggiore. Indagini sono svolte
anche su campioni di foraggi e cereali raccolti nell’area interessata,
campioni di latte in allevamenti bovini e campioni di miele prodotto da
alveari della zona. Controlli sono stati avviati anche alla fonte, ovvero
nel termovalorizzatore della Mistral, per cercare di ridurre le
emissioni di mercurio. Nell’impianto, che è partecipato dal Comune (in
consiglio di amministrazione il Comune è rappresentato dal chimico
Alberto Gabelli) si bruciano rifiuti industriali e ospedalieri.
Claudio Romanzin da "IL GAZZETTINO" del17 settembre 2009
Claudio Romanzin da "IL GAZZETTINO" del17 settembre 2009