Caso mercurio, le nuove verifiche

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Caso mercurio, le nuove verifiche

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Pubblicato in Ambiente/Salute · Giovedì 17 Set 2009
Tags: inceneritore
L’Azienda sanitaria sta monitorando i livelli d’inquinamento nei foraggi e nel latte.

Chi pensava che il caso mercurio, sollevato agli inizi dell’estate da una clamorosa tesi di laurea, fosse finito nel dimenticatoio, sbagliava. La questione è stata nuovamente portata all’attenzione generale nel corso dell’ultima seduta del consiglio comunale, a seguito di una interpellanza presentata dal gruppo del Pd, primo firmatario il maestro Armando Zecchinon. Al di là delle valutazioni politiche, la discussione è stata utile per chiarire soprattutto cosa si sta facendo per andare a fondo del problema.

La questione prende le mosse in realtà da una indagine commissionata una decina di anni fa dalla Provincia di Pordenone e finalizzata alla determinazione dei valori di riferimento dell’inquinamento ambientale in alcune aree del territorio provinciale particolarmente esposte, e in particolare nella zona circostante l’impianto della Mistral a Spilimbergo, tra Tauriano, Barbeano e Rauscedo. La ricerca si basava sullo studio dei licheni (un particolare organismo vegetale formato dalla simbiosi di alghe e funghi), in quanto assorbono facilmente le particelle pesanti disperse nell’ambiente. Insomma, una specie di termometro dell’inquinamento locale.

Uno studio analogo è stato ripetuto in tempi recenti dall’Università di Trieste e pubblicato attraverso una tesi di laurea circa due mesi fa. In base alla nuova indagine, era emerso che il livello di mercurio diffuso nell’ambiente era cresciuto notevolmente (pur restando al di sotto della soglia di pericolo) nelle aree circostanti l’impianto di termovalorizzazione che sorge nella Zona industriale del Cosa, e in particolare nella zona di Tauriano, Aurava, Provesano e San Giorgio della Richinvelda.

L’amministrazione comunale in un primo momento aveva assunto una linea improntata alla cautela, ma poi era stata convocata la commissione comunale Ambiente e – su sollecitazione delle opposizioni, preoccupate per gli effetti sulla salute degli abitanti– anche quella Sanità, con la partecipazione pure del direttore generale della Ass 6 Nicola Delli Quadri e della direttrice del dipartimento di prevenzione della stessa Azienda sanitaria Emanuela Zamparo.
    
Che cosa si sta facendo intorno a questo problema? Per tenere sotto controllo i livelli di inquinamento da mercurio l’Azienda sanitaria ha avviato un sistema di monitoraggio per il controllo di alimenti di origine animale, quelli nei quali l’elemento inquinante può concentrarsi in misura maggiore. Indagini sono svolte anche su campioni di foraggi e cereali raccolti nell’area interessata, campioni di latte in allevamenti bovini e campioni di miele prodotto da alveari della zona. Controlli sono stati avviati anche alla fonte, ovvero nel termovalorizzatore della Mistral, per cercare di ridurre le emissioni di mercurio. Nell’impianto, che è partecipato dal Comune (in consiglio di amministrazione il Comune è rappresentato dal chimico Alberto Gabelli) si bruciano rifiuti industriali e ospedalieri.
     Claudio Romanzin da "IL GAZZETTINO" del17 settembre 2009


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