Antonio Tracanelli - Tauriano - Il Paese, la Storia, le News e la sua gente

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Antonio Tracanelli - 1872 - 1941
Antonio Tracanelli 1872 - 1941
Antonio Tracanelli nacque a Palmanova il 2 dicembre 1872, di Carlo impiegato municipale e di Santa Pez maestra. Compiuti gli studi commerciali lasciò giovanissimo Palmanova trovando impiego a Spilimbergo presso la ditta De Rosa e nella succursale di Tauriano. A cavallo del 1900 aprì un negozio di generi alimentari a Spilimbergo, ora sede del Ristorante alla Torre, per poi trasferirsi in Corso Roma nel palazzo Marsoni-Asquini. Acquistando la casa a Tauriano aprì il nuovo negozio.
Prima cartolina 1908 del negozio a Tauriano
Nel 1902 sposò Ida Cristofoli di Giuseppe (Bepi Griz, importatore e commerciante di caffè a Trieste e che nel 1885 fece costruire il suo palazzo a Tauriano l'albergo) e di Giovanna Malie di Komen (SLO).
Antonio con la sua personalità conquistò il cuore dei taurianesi e Tauriano divenne ben presto la sua seconda patria. Si rese subito conto delle precarie condizioni in cui si trovava il paese, dipendente dalla forzata emigrazione e dove l'analfabetismo era ancora dominante. Radunò una trentina di capifamiglia, uomini per la maggior parte alla buona e attaccati alla loro terra, per discutere e cercare di risolvere questi problemi e questo suo intervento senza dubbio cambiò l'immagine di Tauriano, verso un futuro migliore.

Così nel 1905 fu fondata la Società Operaia di Mutuo Soccorso e fu eletto quale primo presidente, carica che coperse, tranne per un breve periodo, fino alla morte. Non senza difficoltà ma con molto entusiasmo nel 1908 fu istituita la Scuola Serale di Disegno per dare ai giovani l'opportunità d'una educazione necessaria ed avviarli tecnicamente ed artisticamente a diversi mestieri e sotto la presidenza di Antonio Tracanelli questa scuola acquistò il grado professionale soprattutto per la valida collaborazione del signor Antonio Baldini, professore di disegno e calligrafia presso la Scuola Tecnica di Spilimbergo.

Fu promotore di diverse opere ma che per molti la loro storia è del tutto sconosciuta come: il "Pileo" inaugurato nel 1925, monumento dedicato al Re Umberto I di Savoia. La cerimonia fu seguita da tutta la popolazione; autorità civili e militari gremivano il palco; discosta la grande bandiera tricolore sostenuta da tre ragazze del paese.
Ora questo monumento, se si può definirlo tale, è stato profanatamente ridotto a fungere da spartitraffico.
Nel 1928 coadiuvato dal parroco don Carlo Dorigo, diresse la deposizione della lapide alla base del campanile per commemorare nel primo decennale la battaglia del 2 novembre 1918 che vide i Cavalleggeri di Saluzzo alla carica contro il nemico dove quasi tutti perirono eroicamente con il loro capitano Raffaele Libroia, che morente fu portato a Tauriano dove spirava sotto l'androne di casa Indri (Pic). Dove fu trovato ferito il Libroia, Antonio Tracanelli fece erigere su una semplice base di marmo una asta crocifera.

Nel 50° anniversario della battaglia, la popolazione di Tauriano, di Istrago e il rinato reggimento dei Cavalleggeri di Saluzzo. hanno voluto porre proprio sullo stesso sito, un cippo marmoreo. Alla cerimonia il comandante magg. Giovanni Serappo e il cav. Giuseppe Tracanelli tolsero il drappo tricolore che lo ricopriva. Il cav. Tracanelli, doppiamente onorato anche in memoria del padre, prese quindi la parola e con sobri tratti delineò la tragica giornata e ricordò l'onore che Tauriano ha sempre sentito per questo fatto d'armi. Alla medaglia d'oro Raffaele Libroia, furono dedicate le scuole elementari e una via. Il 4 novembre d'ogni anno, anniversario della vittoria, organizzava il corteo formato dai bambini dell'asilo, delle scuole e dalla popolazione che dalla chiesa sostava al campanile per proseguire al monumento ai Caduti e porre rispettivamente le due corone d'alloro.
Sede Soc. Operaia
Sotto la sua presidenza nel 1927 fu portata a termine un'altra opera, la più importante per il paese: il nuovo edificio sede della Società Operaia di Mutuo Soccorso ed Istruzione e sede della Latteria.
Premiato Caseificio Sociale sotto e sopra Società Operaia e Scuola Professionale di Disegno

Fondazione dell'Asilo Infantile

"Presero in affitto non un locale ma bensì una rudimentale tettoia e con grandi sacrifici da parte loro, riuscirono a dare il via a nua nuova istituzione." Questo fu nel 1929, quando Antonio Tracanelli, Francesco Aviani (Chechi dal for), Giuseppe Zanin (carosela), Giovanni Colautti perito civile e pochi altri, fondarono l'asilo Infantile di Tauriano e la loro idea fu subito accolta con entusiasmo dalla popolazione e lo stabile-tettoia all'incrocio di Via Molino(ora Via Passudetti) con Via Cavalleggeri di Saluzzo e Via Zoccolana, accolse il primo nucleo di bambini. Poco tempo dopo questa istituzione fu riconosciuta, appoggiata e incorporata nella Società Operaia. Presidente fu eletto il Tracanelli, la direzione alla maestra Anna De Rosa di Spilimbergo con due assistenti: Nino Bianchi (di siora Regina) e Regina Martina (cavalier). In seguito sotto la direzione della maestra Celestina Sinicco assistita dalla signora Regina Argante Della Schiava. Con queste due dedicate maestre si chiuse l'era d'oro dell'istituzione come semplice giardino d'infanzia.

Antonio Tracanelli militò nel Partito Popolare di don Sturzo, successivamente si iscrisse al Partito Fascista, che dato le norme in vigore, la sua decisione gli dette il solo modo per poter continuare e dedicarsi alla direzione della Società Operaia, della Scuola Professionale di Disegno e dell'Asilo Infantile. Per questo fu sempre rispettato e ammirato da tutti; fra questi il poeta Mario Argante (recentemente scomparso) che ancora giovanissimo, riconoscente, dedicò la sua poesia "Taurian" ai cari cugini Ida e Antonio.

Al termine delle sue attività pubbliche lo vediamo in una fotografia nel Raduno Nazionale delle Cooperative e delle Società Operaie tenutosi a Trieste il 27 giugno 1939, quale rappresentante di Tauriano assieme a Luigi Argante (barbeta), Antonio Cristofoli (Toni sior), il presidente nazionale on. Fabrici, Gino Taina, Vittorio De Stefano e Paolo Cristofoli (da la mora).

Antonio Tracanelli presidente a vita di queste tre istituzioni, diretto discendente e solo erede d'una famiglia di notai e nobili udinesi, cultore delle memorie e delle glorie di Tauriano si spense compianto da tutti il 1 aprile 1941, rimanendo umile, saldo nelle sue idee disciplinari, sociali e cattoliche. Di lui tutto è trasmesso sulla sua lapide: cristiano, sposo e padre, esemplare d'ogni opera buona, costante benefattore, amò di Tauriano il bene, i figli, il decoro.

Un pensiero riverente vada ai fondatori e suoi collaboratori;
Argante Luigi, Argante Umberto, Cristofoli Antonio, Cristofoli Domenico, Cristofoli Giovanni, Cristofoli Giuseppe, Cristofoli Valentino, Cimarosti Giacomo, Contardo Valentino, Indri Angelo. Martina Angelo fu Giovanni, Martina Angelo fu Luigi, Martina Angelo fu Sante, Martina Antonio, Martina Giuseppe, Martina Olivo, Martina Pietro fu Luigi, Martina Pietro fu Giobatta, Martina Sante, Mirolo Paolo, Mirolo Pietro, Lenarduzzi Giovanni, Passudetti Giacomo, Pezzot Felice, Rossi Antonio, Rossi Mario, Santarossa Pio, Toffoli Angelo, Zavagno Valentino, Aviani Francesco, Zanin Giuseppe, Giovanni Colautti e successivamente molti altri.
Giuseppe Tracanelli - 1903 - 1970
Giuseppe Tracanelli 1903 - 1970
Dopo quattro anni dalla morte di Antonio Tracanelli, il figlio Giuseppe emerse quale erede delle responsabilità assunte dal padre. Fu amante del suo paese più d'ogni altro e di qualsiasi iniziativa di bene e si dedicò alla causa della sua Tauriano essendo presente in tutte le associazioni e attività di bene, Giuseppe nacque a Tauriano il 31 ottobre 1903. Il 23 agosto 1925 sposò Maria Martina (Martins), di Carlo e di Luigia Cristofoli (Stel). Fu emigrante per diversi anni a Casablanca e ad Asmara. Fu presidente della Scuola Materna per parecchi anni profondendo tempo e denaro per il suo funzionamento; consigliere della Chiesa Parrocchiale; presidente della Giunta parrocchiale dell'Azione Cattolica; consigliere comunale dall'immediato dopo guerra fino alla morte; Vice-sindaco di Spilimbergo per una legislatura e consigliere dei Donatori di Sangue Friulani. Si è sempre dimostrato tempra adamantina di taurianese.

Dove c'era un'opera dì bene e di carità da compiere. Bepi era sempre presente, dove c'era una disgrazia, là, Bepi era per portare la sua parola di conforto, dove c'era allegria Bepi era anche là per esilarare con il suo umorismo sincero e la sua risata caratteristica e comunicativa. Non c'era persona in paese che da Bepi non abbia avuto un favore e al quale abbia dato un no; sempre pronto, sempre conciliante, sempre pacificante non per il quieto vivere, ma per amore della carità e della pace tra le famiglie e nel paese.
Il 31 ottobre 1964, essendo Vice-sindaco, alla cerimonia-banchetto dato in suo onore, circondato dai familiari ed amici, il Sindaco cav. Antonio De Rosa appuntandogli la croce di cavaliere della Repubblica Italiana disse tra l'altro:

"E’ il secondo cavaliere che Tauriano annovera tra i suoi cittadini, infatti si legge che Tauriano dalle origini antichissime veniva compreso nella giurisdizione dei nobili signori di Spilimbergo, per essere stato portato in dote da Vinabra figlia di Erecco della Torre al cavalier Giovanni di Spilimbergo nel 1293. Dunque Tauriano si è unito a Spilimbergo proprio per mezzo d'un cavaliere che l'incorporò al suo titolo doppiamente nobiliare: Signore di Spilimbergo e cavaliere."
Il 2 dicembre 1968 venne aperto l'Ufficio Postale, il primo ufficio statale esclusivamente al pubblico di Tauriano. Alla cerimonia inaugurale, Giuseppe era già sofferente ed il suo non fu un discorso bensì il suo testamento ai taurianesi auspicando di essere operosi, di continuare una vita tranquilla nella pace, nel lavoro e nel progresso.
Inaugurazione Ufficio Postale di Tauriano
Morì l'8 marzo 1970 e i suoi funerali furono un trionfo ed una dimostrazione di quanto bene gli volessero non solo i taurianesi ma quanti anche fuori del paese lo conoscevano. Celebrò il Rito Funebre mons, Lorenzo Tesolin, arciprete di Spilimbergo, dove tenne il discorso commemorativo esaltandone così le doti umane e cristiane:
"Cari fratelli di Tauriano ed amici tutti qui convenuti da ogni dove, stretti ai familiari del caro Bepi, fermiamoci un'istante per una sia pur breve considerazione. Ogni bocca che si chiude nella morte, ha ancora una parola da dire; ogni cuore che cessa di battere, ha ancora un battito da ritmare; ogni occhio che si spegne. ha ancora uno sguardo da dare. Così è per te caro Bepi."
E continuò concludendo:
"Sei ritornato ancora una volta in mezzo ai tuoi taurianesi; tu che fosti l'animatore entusiasta, geniale interprete ed esecutore dei progetti ed iniziative del meraviglioso rinnovamento spirituale, economico, culturale ed amministrativo della tua comunità".

Altri discorsi furono tenuti in piazza dal Sindaco avv. V. Iberto Capalozza e dal cav. Evaristo Cominotto, presidente della sezione di Spilimbergo dell'A.F.D.S. che rievocarono le virtù e la carriera politica del caro Bepi.

(A cura di Antonio Tracanelli nipote di Antonio e figlio di Giuseppe pubblicato sul Barbacian)
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