Sicurezza, canale Maraldi mette in pericolo persone e animali
Pubblicato in Ambiente/Salute · Domenica 18 Gen 2009
Cadere dentro un buco è unaclassica scena della comicità. Ma se succede
per davvero,c’è ben poco da ridere. Nel caso specifico il“buco” è in
realtà un canale irrigatore: il Maraldi, uno dei più grossi del
territorio, che viene derivato dal Meduna all’ingresso nell’alta pianura
e, passando peril territorio di Sequals, scorre vicino a paesi come
Tauriano e Barbeano, attraversando campi e zone incolte. Un beneficio
per l’agricoltura, che però rischia di diventare un grosso rischio per
persone e animali. Il motivo? La mancanza di protezioni.
Su questo
problema il consigliere comunale Giovanni Martina Bok (lista civica Il
Tagliamento) ha chiesto spiegazioni all’amministrazione. «A servizio
delle attività produttive del territorio di Spilimbergo – dice Bok –è
stato realizzato anni fa il canale Maraldi che, a causa della scarsa
manutenzione e della mancata realizzazione di opere di protezione,
rappresenta un elemento di rischio per la popolazione. Questo canale
dovrebbe essere segnalato e protetto. Ma non è così, tanto che è
diventato un problema per la sicurezza di persone e animali, ma anche per
i mezzi, proprio a causa dell’assenza o della fatiscenza delle
protezioni».
Sollecitata dall’esponente della civica, il Comune ha
svolto un’indagine.
«È dal 2005 –
risponde l’assessore MarcoDreosto (Lega) – che la Provincia di Pordenone
è stata interessata del problema, su sollecitazione
dell’associazione venatoria Unecet, per mettere in sicurezza la
struttura». Qualcosa in effetti è già stato fatto. Tre anni fa,
per esempio, è stata sistemata la recinzione nel tratto di canale
da Cavasso al vascone di Sequals. Dreosto ha assicurato di avere a
sua volta interessato l’assessore provinciale Eligio Grizzo. «Sarà perciò
compito della Provincia investire ulteriori risorse finanziarie per
completare i lavori già iniziati anche nel nostro comune». Ma perché i
tempi sono così lunghi? «Il ritardo - è stato chiarito -è dovuto al
trasferimento del direttore dei lavori a un altro Consorzio. Questo ha
impedito di effettuare la contabilità dei lavori eseguiti e di quelli da
programmare». Insomma: manca una persona e tutto si blocca.
Claudio Romanzin "Il gazzettino" del 17 Gennaio 2009