Un mese travagliato per l'inceneritore di Tauriano della ECO-MISTRAL

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Un mese travagliato per l'inceneritore di Tauriano della ECO-MISTRAL

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Pubblicato in Ambiente/Salute · Giovedì 28 Dic 2017
Tags: inceneritore
Patto tra Comune e Mistral Il sindaco: benefici per tutti
dal messaggero di pordenone del 29-11-2017
 

Sarà siglata entro fine  anno la nuova convenzione che regolerà d'ora in avanti i rapporti fra il  Comune di Spilimbergo ed Eco Mistral spa, società proprietaria  dall'autunno di due anni fa del termovalorizzatore Mistral, l'impianto  energetico da rifiuti situato nella zona industriale del Cosa. Lo ha  annunciato in consiglio il sindaco Renzo Francesconi rispondendo a  un'interrogazione del Partito democratico.I dem erano interessati a  ottenere notizie rispetto alla stipula di una nuova convenzione, o meno,  fra il Comune e la proprietà. Convenzione che dovrebbe garantire  benefici alla comunità, i quali vanno dall'ottimizzazione dell'impianto,  attraverso la realizzazione di una seconda e più evoluta linea, al  recupero del progetto del teleriscaldamento, iniziativa su cui, stando a  quanto dichiarato da Francesconi, sembrerebbe esserci incoraggianti  novità.«La nuova convenzione con Eco Eridania è ormai pronta per essere  portata in commissione» ha annunciato il primo cittadino mosaicista,  chiarendo che, successivamente, i consiglieri visiteranno l'impianto e  «a dicembre la convenzione passerà in aula per l'approvazione  definitiva». Non solo. «Dopo più di un anno di serrato lavoro è prossimo  a concludersi anche il processo di acquisizione di alcune aree  riguardanti l'impianto» ha aggiunto Francesconi. Non a caso l'ente di  palazzo di Sopra ha dato mandato a un legale (l'avvocato Ivan Cesaratto)  di curare le pratiche con la proprietà dell'Eco Mistral perché si  giunga alla nuova convenzione, ma anche alla vendita dei terreni tuttora  di proprietà municipale. Dalla cessione il Comune dovrebbe ricavare  all'incirca 300 mila euro. Da un lato per il municipio costituirebbero  un fondo da poter investire sul territorio: dall'altro, offrirebbero  l'opportunità alla proprietà dell'inceneritore di avere le "mani libere"  - non essendo più una semplice affittuaria - per una dismissione  dell'impianto esistente e la realizzazione di un nuovo  termovalorizzatore, com'è negli auspici del Comune.Pochi dubbi secondo  il primo cittadino che possa concretizzarsi, dopo un decennio di attesa,  il progetto del teleriscaldamento. Dall'inceneritore partiranno delle  condutture che porteranno l'energia prodotta sotto forma d'acqua calda,  quindi sfruttabile per l'approvvigionamento di calore, negli impianti  sportivi della Favorita, nonché in strutture pubbliche, inclusi ospedale  e scuole. Progetto ambizioso e oneroso. Il progetto definitivo del  teleriscaldamento redatto dalla Cooprogetti nel 2007 aveva stimato il  costo dell'opera in circa 900 mila euro. Il Comune non dovrebbe  investire un centesimo.  
 
«Mistral, vanno verificate le emissioni di mercurio»
 
 
dal messaggero di pordenone del 9 -12-2017  
Spilimbergo,  a sollevare la questione è l’attivista del M5s Alfredo Parisi Sotto la  lente anche i rapporti tra la società che gestisce l’impianto e il  Comune
di Guglielmo Zisa

Fari  puntati sull’inceneritore Eco Mistral, l’impianto di recupero  energetico da rifiuti ospedalieri situato nella zona industriale del  Cosa, a Spilimbergo, e di proprietà della Eco Eridania, azienda leader  in Italia nei servizi di raccolta, trasporto, stoccaggio e smaltimento  di rifiuti speciali di origine sanitaria e industriale. A sollevare la  questione è Alfredo Parisi, attivista e sostenitore del Meetup di  Spilimbergo del Movimento 5 stelle. Due le questioni poco chiare per  Parisi, fattosi portavoce di un gruppo di cittadini preoccupati dal  nuovo piano industriale di Eco Mistral che prevede l’acquisto dei  terreni limitrofi all’impianto, oggi ancora di proprietà del Comune.

«Siccome per natura non credo né a chi mi dice che escono fiori  dall’inceneritore né a chi mi dice che stanno avvelenando di mercurio il  territorio – afferma Parisi – due sono le questioni che desidero porre  in luce. La prima cosa che fa storcere il naso è la sottile linea tra  interesse pubblico e interesse privato, con la nomina del consigliere  comunale della Lega Nord Stefano Zannier nel consiglio di  amministrazione della Eco Mistral, il che fa pensare a eventuali  conflitti di interesse, ormai marchio di fabbrica di una politica molto  distante dalla cittadinanza e molto vicina ai grandi gruppi  imprenditoriali».

«Come se non bastasse, il sindaco Renzo Francesconi annuncia un patto  tra Comune ed Eco Mistral che prevede la svendita di terreni della  comunità che attualmente sono in affitto alla società di smaltimento  rifiuti. In cambio viene riportato alla luce il progetto targato 2007 di  teleriscaldamanto che dovrebbe portare le tubature sino a agli impianti  sportivi della Favorita. Se poi questa energia sotto forma di acqua  calda verrà data gratuitamente rimane ancora un mistero della fede»,  attacca l’attivista pentastellato, ricordando che «il progetto  definitivo del teleriscaldamento, redatto dalla Cooprogetti, per cui si  era stimato un costo dell’opera di circa 900 mila euro, prevedeva una  tale spesa esclusivamente per portare le condutture alla piscina».

«Dai dati forniti dalla stessa azienda, disponibili sul sito di Eco  Mistral, si evince un sensibile aumento del mercurio in determinate  giornate – conclude Parisi –. Ci sono le leggi, ci sono i dati, ora è  compito dei tecnici e delle istituzioni rassicurare la cittadinanza se  è tutto in regola oppure intervenire se c’è uno sforamento delle  emissioni di mercurio, cosa che a me sembra palese. Ovviamente non  finisce qui, ci attiveremo da subito per far luce sulla questione e per  tutelare la nostra salute e quella dei nostri figli».
 
 
Eco Mistral triplica l’impianto, in cambio il teleriscaldamento
  
 dal messaggero di pordenone del 24-12-2017
La  convenzione per cedere il terreno e realizzare il nuovo inceneritore in  consiglio il 27 dicembre. Ius (Pd): «Un anno per prepararla, 5 giorni  per approvarla. E nessun ente terzo per le valutazioni»  
 Eco  Eridania, la società che gestisce in concessione l’impianto Eco Mistral,  comprerà il terreno del Comune su cui insiste l’inceneritore. Non solo:  realizzerà una struttura industriale che lavorerà quasi tre volte le  quantità attuali e realizzerà, a titolo di opere di urbanizzazione, un  impianto di teleriscaldamento a servizio degli immobili del Comune. In  prospettiva il beneficio potrà essere esteso a edifici pubblici non  comunali (casa di riposo, ospedale, duomo, caserma dei vigili del fuoco,  solo per citarne alcune) e alle frazioni).

Della vendita, come si evince dai piani delle alienazioni degli ultimi  anni, si parla da tempo, ma i contenuti della convenzione tra Comune e  privato – cui un pool di legali ha lavorato un anno – sono emersi solo  l’altro giorno in commissione ambiente.
Nonostante questo l’approvazione sarà repentina, addirittura il 27  dicembre alle 9 di mattina, nemmeno il tempo di digerire il panettone.  Non è un mistero che il sindaco di Spilimbergo, Renzo Francesconi, si  dimetterà a gennaio per potersi candidare alle elezioni regionali.  Evidentemente il primo cittadino vuole concludere l’intesa, su un  argomento molto delicato, prima di quella scadenza.

Ma cosa prevede la convenzione? Il valore del terreno è stato stimato in  307.509 euro, poco più del doppio del canone annuo (129.114,22 euro)  che Eco Mistral (controllata al 100% da Eco Eridania) versa al Comune.

Eco Eridania è già proprietaria, da due anni, del terreno adiacente allo  stabilimento, dove intende costruire un nuovo impianto di  coincenerimento con recupero energetico. In commissione – alla presenza  dei progettisti del teleriscaldamento e del direttore dell’attuale  impianto – «è stato spiegato che sarà triplicata la quantità di rifiuto  lavorato – spiega la capogruppo del Pd, Gabriella Ius –. Questo  comporterà un aumento delle emissioni, ma ci è stato detto che saranno  triplicati anche i filtri».
A dire tutto questo, però, sono stati i tecnici del privato: «Quello che  colpisce è che il Comune non abbia ritenuto di coinvolgere alcun  soggetto terzo nella valutazione di quello che sarà il futuro impianto.  Alla convenzione hanno lavorato per un anno, noi dobbiamo approvarla in  cinque giorni. Ho chiesto quanto meno che venga fatto un incontro  pubblico per spiegare il progetto».

Eco Eridania provvederà, entro il 30 aprile 2018, alla presentazione del  progetto del nuovo impianto per ottenere l’Aia (autorizzazione  integrata ambientale). Il nuovo inceneritore – che potrà bruciare  rifiuti speciali e urbani – sarà realizzato entro 30 mesi dal rilascio  dell’Aia (da parte della Regione).
L’impianto di teleriscaldamento
garantirà 30 megawatt termici (al netto dell’energia funzionale  all’impianto). Il Comune – e quindi chi verrà dopo questa  amministrazione – dovrà approvare le varianti urbanistiche  «eventualmente necessarie all’ottenimento dell’Aia».(m.mi.)
  
  
Scatta l’ora della decisione sull’area per l’inceneritore
dal messaggero di pordenone del 27-12-2017  
Spilimbergo,  il consiglio comunale oggi dovrebbe cedere un terreno a Eco  Mistal Opposizioni pronte a dare battaglia: cittadini “convocati” in  aula via Whatsapp
di Guglielmo Zisa

Promette  scintille sia fuori che dentro l’aula, il consiglio comunale convocato  per oggi alle 9 nella sede di palazzo di Sopra dal sindaco Renzo  Francesconi. Sono otto i punti all’ordine del giorno fra cui spicca  l’approvazione dello schema di convenzione fra il Comune di Spilimbergo  ed Eco Mistral spa, società proprietaria dall’autunno di due anni fa del  termovalorizzatore Mistral, l’impianto energetico da rifiuti  ospedalieri situato nella zona industriale del Cosa. Convenzione  finalizzata alla cessione di un’area di proprietà comunale ad Eco  Mistral, controllata di Eco Eridania, azienda leader in Italia nei  servizi di raccolta, trasporto, stoccaggio e smaltimento di rifiuti  speciali di origine sanitaria e industriale, ed al tempo stesso alla  realizzazione di un impianto di teleriscaldamento.

Convenzione che a detta dell’amministrazione comunale dovrebbe garantire  benefici alla comunità, i quali vanno dall’ottimizzazione  dell’impianto, attraverso la realizzazione di una seconda e più evoluta  linea, al recupero del progetto del teleriscaldamento. Benefici su cui  minoranza e cittadini mostrano invece più di qualche perplessità tanto  che nelle ultime ore, accanto alle iniziative dell’opposizione, sia per  voce del Pd sia del gruppo “Insieme per crescere”, pronta a dare  battaglia in aula, un gruppo di residenti, “spalleggiato” in particolare  dal Meetup di Spilimbergo del Movimento 5 stelle, si è attivato in una  campagna social, invitando via Whatsapp quanti fossero interessati a  partecipare alla seduta. E questo per saperne di più su quali siano i  progetti che riguardano l’inceneritore e aderire al nascente comitato  spontaneo “Contro la triplicazione dell’ecomostro”.

Come già evidenziato da Alfredo Parisi, attivista pentastellato, due  sono le questioni poco chiare: «È la sottile linea tra interesse  pubblico e interesse privato, con la nomina del consigliere comunale  della Lega Stefano Zannier nel cda della Eco Mistral, il che fa pensare a  eventuali conflitti di interesse, ormai marchio di fabbrica di una  politica molto distante dalla cittadinanza e molto vicina ai grandi  gruppi imprenditoriali», denunciava nei giorni scorsi. Discutibile,  secondo Parisi, che il “nuovo” patto tra Comune ed Eco Mistral preveda  «la svendita di terreni della comunità che attualmente sono in affitto  alla società di smaltimento rifiuti in cambio di un progetto, quello del  teleriscaldamento che dovrebbe portare le tubature sino a agli impianti  della Favorita». Progetto redatto una decina di anni fa per cui si era  stimato un costo dell’opera di circa 900 mila euro, ma che all’epoca  prevedeva una spesa esclusivamente per portare le condutture alla  piscina. Altra questione, che più preme i cittadini, è quella  ambientale, «considerate le gravi conseguenze permanenti per la salute  degli abitanti di Spilimbergo derivanti dall’inquinamento dei fumi  rilasciati dalla combustione dei rifiuti», si denuncia in uno dei  messaggi che, nelle ultime ore, hanno fatto il giro in rete.
 
Nuovo inceneritore, il Comune rinvia
dal messaggero di pordneone del 28-12-2017
Consiglio comunale infuocato, sospesa la delibera per la cessione dell’area. «Saranno coinvolti i cittadini»

È stata rinviata a data da destinarsi, presumibilmente entro febbraio,  l’approvazione dello schema di convenzione fra il Comune di Spilimbergo  ed Eco Mistral spa, società proprietaria del termovalorizzatore Mistral,  l’impianto energetico da rifiuti ospedalieri situato nella zona  industriale del Cosa, “pezzo forte” del consiglio comunale convocato  ieri mattina dal sindaco Renzo Francesconi. Un’assemblea quanto mai  partecipata visti i risvolti che l’approvazione della nuova convenzione  potrebbe avere sul futuro della città.

Convenzione propedeutica, infatti, alla cessione di un’area ancora oggi  di proprietà comunale (che è proprio quella su cui insiste  l’inceneritore) ad Eco Mistral, controllata da Eco Eridania, azienda  leader in Italia nei servizi di raccolta, trasporto, stoccaggio e  smaltimento di rifiuti speciali di origine sanitaria e industriale, e al  tempo stesso alla realizzazione di un impianto di teleriscaldamento.

Il valore del terreno è stato stimato in 307 mila 509 euro, poco più del  doppio del canone annuo (129 mila) che Eco Mistral (controllata al 100  per cento da Eco Eridania) versa al Comune. Eco Eridania è già  proprietaria, da due anni, del terreno adiacente allo stabilimento, dove  intende costruire una seconda e più evoluta linea, con conseguenti  benefici che, a detta dell’attuale amministrazione, passano proprio dal  recupero del progetto del teleriscaldamento.
Benefici su cui minoranza da un lato e privati cittadini dall’altro,  hanno chiesto ed ottenuto di volerci vedere chiaro, facendo sì che su  sollecitazione in particolare del gruppo consiliare del Pd, ma di fatto  trovando il pieno accordo anche della maggioranza dopo una riunione dei  capigruppo, si sia deciso di rinviare la discussione in attesa di  saperne di più magari attraverso un incontro pubblico che potrebbe  vedere seduti al tavolo dei relatori oltre ai vertici aziendali (azienda  peraltro ieri rappresentata dal componente del consiglio di  amministrazione Walter Filipuzzi e dal responsabile della comunicazione  Diego Zarneri) anche degli esperti per quel concerne l’eventuale impatto  che sull’ambiente avrà la realizzazione del nuovo impianto, la cui  capacità di bruciare rifiuti sarà praticamente triplicata rispetto  all’attuale.
Da 25 mila tonnellate di rifiuti annui smaltibili si potrebbero  trattare, perché in buona sostanza il teleriscaldamento funzioni, fino a  75 mila tonnellate. «Non significa triplicare le emissioni», dice  Francesconi, colpito dalla partecipazione del pubblico e favorevole al  rinvio della discussione. «In questo lasso di tempo si potranno fare  alcuni incontri per spiegare il più dettagliatamente possibile il  progetto in esame e permettere a tutti coloro che vorranno avere
informazioni  di essere messi nelle condizioni di farlo. La trasparenza è un diritto,  ma anche un dovere». Tra due mesi, ad ogni modo, Francesconi non  dovrebbe essere della partita in quanto dimissionario per candidarsi  alle regionali.  
 
Emissioni, chiesti chiarimenti
 dal messaggero di pordenone del 28-12-2017


 
  
  «Grazie sindaco e tutto il consiglio per  aver scelto questo rinvio. Permetterà a tutti, a voi in primis, di  avere informazioni più complete sulle emissioni. La presentazione  verbale e video che abbiamo potuto vedere dall'amministratore della  Mistral è stata pressoché inutile. A chi interessa vedere come lavorano i  rifiuti e come organizzano la loro azienda se non si fa menzione delle  emissioni, che erano il punto cruciale della questione? Tutto il  discorso che ha fatto l'amministratore è stato di carattere economico.  Ripeto, inutile». E il commento, a caldo, di Fabrizio Travisanutto,  maestro mosaicista artigiano la cui azienda ha sede proprio nella zona  artigianale del Cosa, fra i tanti presenti in sala consiliare a  testimoniare le preoccupazioni della comunità mosaicista rispetto alla  intenzioni di Eco Mistral spa, azienda ieri rappresentata dal  consigliere di amministrazione Walter Filipuzzi e dal responsabile della  comunicazione Diego Zarneri che, attraverso la proiezione di un video,  hanno mostrato quello che rappresenta il mondo Ecoeridania e ciò che si  intende fare a Spilimbergo.«A me interessa poco dell'acqua calda gratis  per la piscina se residui tossici toccano il nostro suolo.

Gli  amministratori non svenderanno la nostra salute in cambio di qualche  buon affare. Viviamo e respiriamo tutti la stessa aria. Non dividiamoci  stupidamente in fazioni, ma informiamoci così che ognuno saprà fare la  scelta giusta per il bene comune», ribadisce Travisanutto.  Preoccupazioni quelle dell'imprenditore che sono le stesse di tanti  altri partecipanti alla seduta. Particolarmente critico Alfredo Parisi,  attivista del Meetup del Movimento 5 stelle secondo cui «il video che  abbiamo visto è stato riciclato da quello pubblicato 4 anni fa su  Youtube per festeggiare i loro 25 anni di attività. Direi uno spot più  che una presentazione, superficiale e molto deludente. Salute ed  inquinamento sono parole che sono state bandite dal loro intervento,  sono allibito e preoccupato visto anche le nostre realtà confinanti». Di  certo Eco Eridania provvederà, entro il 30 aprile 2018, alla  presentazione del progetto del nuovo impianto per ottenere l'Aia  (autorizzazione integrata ambientale). Il nuovo inceneritore - che potrà  bruciare rifiuti speciali e urbani - sarà realizzato entro 30 mesi dal  rilascio dell'Aia da parte della Regione. (g.z.)  
  
Il centrosinistra: «Troppa fretta Tutela della salute prioritaria»
 dal messaggero di pordenone del 28-12-2017


  Nonostante  la decisione unanime di rinviare la discussione sull’approvazione dello  schema di convenzione fra il Comune di Spilimbergo ed Eco Mistral spa,  critiche non sono mancate all’ind...
 
  
 all’indirizzo  della maggioranza da parte di chi siede sui banchi dell’opposizione, Pd  e Insieme per Spilimbergo. «La convenzione per sua natura è un atto di  notevole impatto dal punto di vista ambientale, sociale, economico su  tutta la popolazione di Spilimbergo e delle sue frazioni. Inoltre, le  tematiche che hanno a che vedere con la tutela della salute e  soprattutto con la percezione di quanto l’amministrazione fa a difesa  del benessere fisico della popolazione necessitano di ampia discussione,  di informazioni dettagliate e di ampia trasparenza nei confronti di  tutti i cittadini», spiega il consigliere Pd Raffaele Rollo. «E questo  nell’interesse anche di chi governa attualmente la città che con questa  fretta, con una commissione convocata il 21 dicembre e un consiglio il  27 dicembre mattina in periodo natalizio e con una percezione di urgenza  assoluta nel deliberare sulla questione fomenta pensieri malevoli», ha  chiarito il consigliere Pd motivando le decisioni di richiedere la  sospensione della discussione.

Una marcia indietro mal digerita anche dalla capogruppo di Insieme per  Spilimbergo Elisabetta Turani: «La maggioranza di centrodestra fa marcia  indietro. Il nostro gruppo, già nella precedente riunione della  commissione salute, aveva espresso tutte le sue perplessità  sull’operazione, insistendo, come ormai fa da anni, sulla necessità di  conoscere l’attuale “stato di salute del territorio”, dopo che gli studi  commissionati dalla Provincia nel 2007, avevano già dimostrato una  preoccupante presenza di mercurio al suolo, proprio nelle aree  circostanti la Mistral ora di proprietà della Eco Eridania. Sono passati  10 anni e non sappiamo quali siano stati gli effetti della combustione  che, è noto, non può essere a emissioni zero. Una vera vergogna! Quindi  accogliamo con favore questo risveglio dal torpore di chi, in questi  anni, forse non ha saputo dei nostri interventi, delle nostre  interrogazioni, dei nostri articoli di stampa». (g. z.)


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