Tauriano boccia la "zona a 30 km orari"

Da "Il MESSAGGERO VENETO" Articolo di Guglielmo Zisa

Forse la volontà popolare servirà a poco, tanto meno a fare cambiare idea all’amministrazione comunale, certo è che, agli spilimberghesi, quel limite di velocità lungo il centro di Tauriano proprio non piace. E’ quanto emerge da un sondaggio promosso dal blog Tauriano.com. Su un campione di 253 votanti (numeri aggiornati a ieri) sono ben 161, pari al 63,6 per cento, coloro i quali si dicono “assolutamente contrari” alla misura. Solo 13 (il 5,1 per cento) sono coloro i quali si dichiarano favorevoli, mentre 10 (il 4 per cento) sono dell’idea che il limite sia stato istituito “soltanto per fare cassa”. In realtà, fanno sapere gli stessi ideatori del sondaggio, pare che ad oggi nessun automobilista sia stato sanzionato, nonostante gli agenti della polizia locale non manchino di effettuare controlli. Ciò non significa che tutti coloro i quali transitino per Tauriano siano ligi al limite imposto: più facile che la polizia locale, fermando gli automobilisti in “eccesso” di velocità, non vada oltre una semplice tirata d’orecchi per un limite che, già al momento della sua applicazione, sia a Tauriano sia nel centro abitato di Istrago ha lasciato perplessi i più, facendo molto discutere.

Una decisione, quella presa dall’amministrazione Francesconi, diretta conseguenza di un atto d’indirizzo, approvato già a settembre 2012, con cui si istituivano zone a velocità limitata, fino a febbraio di quest’anno con l’installazione dei relativi cartelli stradali verticali che impongono il limite di velocità massimo di 30 chilometri orari, comeprevisto dal piano della mobilità nelle zone residenziali. L’obiettivo,come detto, quello di impedire agli automobilisti di percorrere a velocità sostenuta il centro abitato di Tauriano, in particolare alcuni tratti delle vie Cavalleggeri di Saluzzo, IV Novembre, Unità d’Italia e San Giorgio, così a Istrago, alcuni tratti delle vie Cadorna, Caneva, Sequals, Giulia, Barriera Vecchia, Tauriano e Diaz. Una decisione, come si legge nella delibera approvata dall’esecutivo Francesconi, presa al fine di evitare «situazioni di pericolo per la circolazione in particolare degli utenti della strada considerati più deboli, pedoni e ciclisti» e che, per quanto apprezzabile negli intenti (tutelare in primis l’incolumità dei residenti) e pur avendo trovato ben pochi consensi, pare destinata a continuare, visto che, nei tratti di strada interessati, soggetti al possibile passaggio di mezzi di soccorso, sarebbe irregolare la posa di eventuali dossi o rallentatori.