Restauri in chiesa, li pagano i parrocchiani

Prosegue l'opera di riqualificazione della chiesa di San Nicolò, a Tauriano, vero e proprio scrigno di tesori, come ama sottolineare orgogliosamente il parroco, don Giancarlo Peggio. Si allunga l'elenco delle opere manutentive effettuate negli ultimi anni che, vanno, dal ripristino degli intonaci interni, ai restauri del paliotto cinquecentesco in pietra dell'altare della Madonna, dell'affresco votivo ritraente Sant'Anna nonchè dell'affresco sull'esterno della pieve.

Interventi uniti da un unico comune denominatore: sono stati resi possibili grazie alla donazione di privati cittadini. Presto saranno tolti i ponteggi anche dell'ultimo intervento in fase di esecuzione: sono in dirittura d'arrivo i lavori di restauro dell'affresco posto dietro all'altare maggiore della chiesa. L'affresco, a quanto riferito dall'esecutore del restauro, Stefano Tracanelli, sotto la direzione del sovrintendente Paolo Casadio,è opera di un allievo della scuola del Pordenone, Giampietro da Spilimbergo e sarebbe stato realizzato nel 1504. Curioso il fatto che, della sua esistenza, in paese poco si sapesse, visto che prima del Concilio Vaticano secondo, l'opera era "nascosta" dalla tela rossa che serviva ad avvolgere l'altare durante la celebrazioni liturgiche.

I veli saranno tolti nella giornata di San Nicolò, sabato prossimo, durante la messa delle 18. «Anche in questo caso – ribadisce Tracanelli – il restauro s'è reso possibile grazie ad una sponsorizzazione privata, dimostrazione di grande civiltà e passione da parte di chi, in tempi di austerità, ama a tal punto la propria comunità da decidere di investire di tasca propria, rendendo possibile la restituzione di opere di grande valore storico-artistico e affettivo per la comunità locale»