Presi !! I ladri della parrucchiera

A 9 mesi dalla rapina  al negozio di parrucchiera "Idee per la testa" di Tauriano il 18 gennaio, in piazza Martina i Carabinieri del Comando provinciale di Pordenone e del Nucleo Investigativo hanno sgominato una banda che aveva compiuto una decina di rapine, ai danni di esercizi commerciali e di ricettazione di quattro auto rubate nelle provincia di Pordenone, Udine e Treviso, con cui il gruppo si spostava poi nei paesi in cui venivano compiute le rapine tra le province di Pordenone e Treviso.

I militari hanno arrestato Marco Hudorovich, 45 anni, e sottoposto all'obbligo di dimora a Nicola Piperis, 24 anni, e la compagna Assunta Aprea, 29 anni. I tre destinatari dei provvedimenti risiedono tra il Trevigiano e l'Udinese.

Le rapine messe a segno dalla banda, secondo quanto accertato dai carabinieri, hanno conivolto la Destra Tagliamento ed in particolare sceglievano i piccoli centri e in corrispondenza dell'orario di chiusura di alcuni esercizi, in maniera di avere i soldi sicuri e abbondanti.

La rapina a Tauriano fruttò almeno 1000 euro.

Dalle indagine è emersa la responsabilità diretta di Hudorovich in tuttele rapine, effettuate con taglierino o pistola giocattolo, e la partecipazione occasionale del Piperis e dell'Aprea in alcune.

Da quanto accertato, in tre mesi (8 rapine) era Hudorovich a compiere materialmente tutte le rapine (le vittime era preferibilmente donne soleall'interno di negozi di cartoleria, parrucchiera e alimentari), mentrela coppia di fidanzati collaborava per sopralluoghi e e per il furto delle auto utilizzate per la fuga

In merito a Marco Hudorovich lasua storia penale annovera anche una evasione dal penitenziario di Udine nel 1998, usufruendo di un permesso per pregare sulla tomba della nonna.

Il 16 marzo Hudorovich si stava recando a Treviso  quando gli investigatori del Capitano Gardin di Schio lo hanno braccato, dopo averlo pedinato per ore in quanto coinvolto in brutale pestaggio di un autista allo scopo di rubargli l'automobile.

I carabinieri hanno creato le condizioni per eseguire la cattura e scongiurare ogni pericolo di fuga. Ora è detenuto a Verona. In seguito ad accertamenti e confronti i colleghi di Pordenone hanno potuto collegarlo alle varie rapine in provincia.