I privati restaurano il San Cristoforo

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I privati restaurano il San Cristoforo

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Pubblicato in Parrocchia S. Nicolò Vescovo · Venerdì 26 Lug 2013
SPILIMBERGO. Sulle note della filarmonica "Città di Spilimbergo" dell'istituto Guido Alberto Fano e i canti della corale maschile della parrocchia diretta dalla maestra Mirella Perosa sono stati tolti ieri mattina, dopo la messa concelebrata dall'arciprete don Giancarlo Peggio, e dal vicario generale monsignor Basilio Danelon (che proprio ieri ha festeggiato i cinquant'anni di sacerdozio) i veli sul restauro dell'affresco di San Cristoforo, presente sulla parete esterna della chiesa parrocchiale di Tauriano. Dopo gli interventi manutentivi dello scorso anno, col ripristino degli intonaci interni (grazie alla generosità dell'imprenditore Pietro Lovison) ed a pochi mesi dal restauro del paliotto cinquecentesco in pietra dell'altare della Madonna (grazie anche al contributo degli ex dipendenti della ditta Ronzat) e dell'affresco votivo ritraente Sant'Anna (eseguito a titolo gratuito dal maestro Stefano Tracanelli) prosegue la riqualificazione della pieve di San Nicolò.

Il restauro dell'affresco, realizzato anche in questo caso dal maestro Tracanelli (per un importo complessivo pari a 41 mila euro) è stato interamente finanziato da privati, «grazie all'interessamento dell'imprenditore Pietro Lovison - ha spiegato il parroco di Tauriano - che è riuscito a coinvolgere in una cordata di aziende e banche». Tante le autorità presenti per l'occasione, dal sindaco di Spilimbergo e taurianese Renzo Francesconi, agli assessori comunali Marco Dreosto e Bernardino Filipuzzi, ai consiglieri regionali Luca Ciriani e Armando Zecchinon. A rappresentare la Provincia, il presidente Alessandro Ciriani con un altro taurianese doc, l'assessore Stefano Zannier.

Presente, fra gli altri, anche il prefetto, Pierfrancesco Galante amico di vecchia data di Lovison, capitano dell'imprenditoria spilimberghese e soprattutto cittadino innamorato di Spilimbergo e della "sua" Tauriano. Ancora una volta, "Pieri" Lovisono ha dato prova non solo della sua passione per l'arte ma da novello mecenate, di essere un campione di generosità, quella di chi, candidamente ammette, «di essere sempre pronto a donare più che a ricevere».

San Cristoforo, patrono dei viandanti e dei pellegrini, oltre che degli emigranti, continuarà così aguardare i bambini giocare sul sagrato della chiesa.(g.z.)

Da Il Messagero Veneto - articolo di Guglielmo Zisa



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