Festa per i 100 anni del POLIGONO

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Festa per i 100 anni del POLIGONO

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Pubblicato in Anniversari/Compleanni · Venerdì 28 Set 2018
Compie 100 anni a Tauriano “Fort Chiarle”, il più grande deposito di munizioni d’Italia.
Festa per i 100 anni del POLIGONO
Pochi la conoscono, ma dura da cent’anni la storia del deposito di munizioni “Fort  Chiarle”, a Tauriano di Spilimbergo, che, sviluppandosi su una superficie di oltre 200 ettari, è la più grande santabarbara dello Stivale. Un secolo di attività che sarà celebrato oggi a partire dalle 10, nella polveriera di via Arba, attualmente controllata dall’esercito italiano per conto della Nato.

Come sottolineato dal capodeposito tenente colonnello Antonio Boccongelli, «il deposito munizioni di Tauriano, che è il più grande d’Italia, come attestano documenti storici di cui siamo in possesso, nacque nel 1918 dall’esigenza di dover conservare tutto il munizionamento non impiegato nella prima guerra mondiale».
E aggiunge: «Una data precisa a dire il vero non c’è. Sappiamo che questa ampia superficie veniva già utilizzata come area addestrativa. A partire dal 1918 cominciò a essere invece usata per accantonare le munizioni, tanto che vi si installarono, per proteggerle, le cosiddette “gabbie di Faraday”, reti di metallo il cui scopo è proprio quello di isolare un ambiente da qualunque scarica elettrica».
«Sappiamo che fu utilizzata tanto dall’esercito italiano quanto dall’esercito austriaco», ricorda il comandante. E chiarisce: «Abbiamo un vuoto di informazioni per quel che riguarda il periodo compreso fra le due guerre mondiali visto che, essendo un’area sensibile, si procedette con la distruzione di ogni documentazione».

In tempi più recenti, la polveriera è stata oggetto di diversi bombardamenti: epico quello avvenuto il 13 aprile 1945 quando il tenente Federico Gustavo dos Santos (pluridecorato alla memoria in patria), pilota dell’aviazione brasiliana, Paese allora alleato degli Stati Uniti, colpì la polveriera di via Arba. I suoi colpi fecero esplodere una casamatta piena di munizioni, ma l’effetto dell’esplosione danneggiò il suo aereo, sino a farlo precipitare. Il militare morì per l’impatto all’interno della polveriera.

“Fort Chiarle” ha vissuto ovviamente anche la guerra fredda per arrivare sino alla fine degli anni Settanta, e precisamente al 1978, quando Giuseppe Valerio (Giusva) Fioravanti, ex terrorista nero, allora ventenne, militare di leva a Tauriano, durante un servizio di guardia al deposito di munizioni, tentò il furto di due cassette di bombe a mano. Furto che gli valse la condanna dal tribunale militare di Padova a 8 mesi per abbandono del posto di guardia. Da quel momento Fioravanti si avviò a diventare uno degli esponenti più in vista dei gruppi di fuoco dell’eversione di destra, ritenuto poi colpevole di otto omicidi.

Il 12 ottobre del 1979 anche “Fort Chiarle” fu coinvolto seppure marginalmente dall’esplosione dei Cantieri Rovina, allora fabbrica civile di esplosivi. Deflagrazione che costò la vita a cinque persone.

La cerimonia prevede alle 10.30 l’alzabandiera cui seguiranno i discorsi delle autorità, la deposizione di fiori al monumento di Santa Barbara, la dimostrazione della disattivazione di un pacco bomba e lo scoprimento di un cippo musivo.



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WebMaster Raffaele Tomasella
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