Elezioni, la ricetta dei candidati sindaci
Il
miglioramento delle condizioni di vita dei cittadini passa attraverso
una serie di proposte che toccano il lavoro e la salute, ma anche il
coinvolgimento delle aree periferiche nei meccanismi decisionali. Il
primo confronto pubblico fra i candidati sindaci, svoltosi martedì sera a
Tauriano sotto gli auspici della Società Operaia, si è
risolto in una serata di correttezza tra i protagonisti e di interesse
tra il pubblico. L'attesa per conoscere e ascoltare i tre pretendenti era
altissima: la sala della Somsi era gremita, tutti i posti a sedere
occupati con gente in piedi anche nei corridoi e nelle salette laterali.
Breve
"confessione" iniziale: Luciano Rebulla, Elzio Fede e Renzo Francesconi
si sono presentati e hanno spiegato le motivazioni della loro discesa in
campo. Poi hanno iniziato a spiegare le loro proposte sui temi di
maggiore interesse, finendo qualche volta anche per concordare su alcuni
punti specifici.
Tutti
d'accordo, ad esempio, sulla necessità di cambiare il Consorzio di
sviluppo industriale, che gestisce la Zona Nord, anche se in modo
diverso: per Rebulla si deve costruire una strategia unitaria per tutto
il mandamento; per Fede è necessario puntare su un maggiore coordinamento
con il Bic; per Francesconi si deve far nascere una consulta degli
imprenditori, un po' come accaduto in passato con l'Ises.
Tre
ricette diverse invece sul commercio: Francesconi puntas ulla revisione
dei balzelli che gravano sulle imprese; Rebulla sulla riqualificazione
del centro storico; Fede sulla modifica delle tipologie merceologiche
contro la concorrenza dei centri commerciali.
Sulla
sanità, tutti hanno assicurato l'impegno per migliorare l'offerta, con
particolare attenzione alle fasce più deboli come glianziani. E di
anziani si è parlato anche da un altro punto di vista: le difficoltà di
spostarsi in caso di bisogno, soprattutto dalle frazioni o borghi
periferici.
Fede
ha proposto l'istituzione di un servizio di trasporto pubblico a
chiamata; Francesconi di ampliare la convenzione comunale con l'Auser;
Rebulla di istituire un servizio di recapito a domicilio dei farmaci.
Ospiti di
una frazione, i candidati sono stati stimolati ovviamente a parlare dei
rapporti tra il capoluogo e la periferia. Secondo Rebulla è necessario
che si stabilisca un rapporto sistematico tra palazzo e periferia; in
particolare ha spiegato quando il Comune mette a punto il programma delle
opere pubbliche, deve essere presentato preventivamente alla gente in
ogni località. Secondo Fede è una questione di volontà e di sensibilità
più che di regolamenti; inutile istituire consulte di frazione, se poi
non le si fa funzionare. Per Francesconi la soluzione sta in un metodo
amministrativo rigoroso: prima ascoltare le esigenze del territorio; poi
valutare le priorità e le risorse; infine effettuare le scelte.
Claudio Romanzin da il Gazzettino del 27/03/2008