'Bibliotecaria dimessa, caso a Tauriano

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'Bibliotecaria dimessa, caso a Tauriano

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Pubblicato in Società Operaia Tauriano Onlus · Lunedì 23 Ago 2010
Biblioteca a rischio? I ragazzi non ci stanno. Sale dai bambini e dai ragazzi di Tauriano la “protesta” per il rischio di chiusura della biblioteca del paese, intitolata alla memoria del poeta Mario Argante (poeta di origini taurianesi) diventata ormai un punto di riferimento e di aggregazione per tutta la comunità ed in particolare per gli utenti più giovani. Istituita cinque anni fa, in concomitanza con le celebrazioni del primo centenario della Società operaia, che è proprietaria dei locali, la struttura è nel tempo diventata centro di aggregazione, con la finalità prioritaria di favorire la partecipazione, la solidarietà e il pluralismo (tra le attività anche la scuola di italiano per stranieri che raccoglie un numeroso gruppo di africane), oltre che la lettura.

Un luogo-spazio aperto, di incontro e di socializzazione, tanto da essere ritenuto per le sue funzioni «la piazza che a Tauriano non c’è». Il tutto reso possibile grazie alla disponibilità della bibliotecaria volontaria Marinella Cimatoribus e di un gruppo di mamme che ha messo a disposizione del paese di origine o di adozione il proprio tempo libero e le competenze, gestendo e animando questo spazio di riferimento e d’incontro. E come avviene a livello comunale anche in questa frazione le donazioni sono generose.

I libri continuano ad arrivare, tanto che gli spazi si sono ridotti. Un’esigenza, quella di nuovi spazi particolarmente sentita propriodalla Cimatoribus che, avanzate delle richieste rimaste al momento inascoltate, ha deciso di dimettersi dall’incarico. Una scelta sofferta cui proprio gli utenti più giovani hanno voluto dimostrare la loro solidarietà con numerose lettere e messaggi. I ragazzi hanno fatto sapere di apprezzare il lavoro che si sta facendo con frasi come: «Non dimenticherò mai come una semplice e piccola biblioteca sia importante per tutti noi»; «É stato il sogno di riunire noi ragazzi nel mondo della lettura... si sa a volte i sogni si pagano con le delusioni... noi ragazzi vogliamo questo spazio dove troviamo modo di raccontarci, condividere esperienze belle e divertenti...». Ora la palla passa alla Società Operaia.

Dalla Somsi fanno sapere che sono già state prese in esame diverse soluzioni alternative ma si tratta di una decisione complicata dalla necessità di raggiungere una larga condivisione sociale del problema. Il rimedio coinvolge necessariamente altri soggetti e altre sensibilità, non solo in paese. Le attività della biblioteca sono proseguite seppur grazie a volontari che hanno supplito al ritiro della referente responsabile. La sua rinuncia, preannunciata, travagliata e combattuta, è un chiarosollecito a decidersi e concludere, nella consapevolezza crescente che altrimenti si chiuderà.


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